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Storia Militare, N° 21 - Anno III - Giugno 1995
L'INVASIONE E IL MANCATO IMPIEGO DELLA FLOTTA
Parte 1ª
Nave da battaglia Littorio all'arsenale di La Spezia nella tarda primavera del 1943. La nave da battaglia Littorio all'ormeggio, protetta da reti parasiluri, alla banchina Scali dell'Arsenale della Spezia. Nella foto, scattata presumibilmente nella tarda primavera del 1943, si riconoscono anche alcune piccole unità ausiliarie, attraccate al molo Lagora, e la nave posacavi Città di Milano al molo Italia del porto mercantile.
(g.c. A. Menichetti.
Gli ammiragli Doenitz e Riccardi a Roma il 14 marzo 1943. Gli ammiragli Doenitz e Riccardi nell'atrio del Ministero della Mrina a Roma il 14 marzo 1943.
(Coll. E. Bagnasco)
Il sommergibile Emo mentre affonda al largo di Algeri il 10 novembre 1942. L'equipaggio del sommergibile Emo mentre sta abbandonando il battello in procinto di affondare al largo di Algeri il 10 novembre 1942.
(IWM coll. E. Bagnasco)
L'incrociatore pesante Trieste ripreso dall'USAAF ai primi di aprile 1943. L'incrociatore pesante Trieste ormeggiato alle boe e protetto da reti parasiluri nella rada di Mezzo Schifo (Palau-La-Maddalena) in una foto dei primi giorni di aprile del 1943 scattata dalla ricognizione aerea della USAAF.
(USAF, IWM - coll. E. Bagnasco)
Ore 14.45 circa del 10 aprile 1943: il Trieste al centro di una salva di bombe di grosso calibro sganciate dalle fortezze volanti della Borthwest African Strategic Air Force. Ore 14.45 circa del 10 aprile 1943: il Trieste al centro di una salva di bombe di grosso calibro sganciate dalle fortezze volanti della Northwest African Strategic Air Force.
(coll. E. Bagnasco)
Lo scafo del Trieste giace capovolto sul fondo mentre dai suoi depositi squarciati fuoriesce una notevole quantità di nafta che viene allontanata dalle correnti. Lo scafo del Trieste giace capovolto sul fondo mentre dai suoi depositi squarciati fuoriesce una notevole quantità di nafta che viene allontanata dalle correnti.
(USAF, IWM - coll. E. Bagnasco)
Il cacciatorpediniere Lanzerotto Malocello, carico di truppe, alla fonda davanti alla Goulette (Tunisia) il 21 marzo 1943. Il cacciatorpediniere Lanzerotto Malocello, carico di truppe, alla fonda davanti alla Goulette (Tunisia) il 21 marzo 1943.
(Foto U. Schreier - coll. E. Bagnasco)
L'incrociatore pesante Gorizia alla fonda nell'ancoraggio di Porto Palma (isola di Caprera, arcipelago della Maddalena), inquadrato da bombe di grosso calibro nelle prime ore di pomeriggio del 10 aprile 1943. L'incrociatore pesante Gorizia alla fonda nell'ancoraggio di Porto Palma (isola di Caprera, arcipelago della Maddalena), inquadrato da bombe di grosso calibro nelle prime ore di pomeriggio del 10 aprile 1943.
(coll. E. Bagnasco)
Particolare dei danni subiti dal Gorizia. Particolare dei gravi danni subiti dal Gorizia in una foto scattata dopo il suo trasferimento alla Spezia del 12-13 aprile 1943. (coll. N. Siracusano)
Particolare dei danni subiti dal Gorizia. Particolare dei gravi danni subiti dal Gorizia in un'altra foto scattata dopo il suo trasferimento alla Spezia del 12-13 aprile 1943. (coll. N. Siracusano)
La torpediniera Tifone, a sinistra, e una della clesse Spica alla fonda a Biserta (Tunisia) nel marzo 1943. La torpediniera Tifone, a sinistra, e una della clesse Spica alla fonda a Biserta (Tunisia) nel marzo 1943.
(Foto U. Schreier - coll. E. Bagnasco)
La motosilurante 35 all'ormeggio, con un'unità similare, ai pontili della grande base navale ex francese di Biserta nella primavera del 1943. La motosilurante 35 all'ormeggio, con un'unità similare, ai pontili della grande base navale ex francese di Biserta nella primavera del 1943.
(USMM)
Bombardamento aereo sulla Spezia del 5 giugno 1943. Bombardamento aereo sulla Spezia del 5 giugno 1943. Una salva di bombe cade in mare tra gli ormeggi del Littorio, riconoscibile sullo sfondo delle colonne d'acqua generate dalle esplosioni, e del Roma.
(Coll. E. Bagnasco)
Esercitazioni di tiro del Littorio ripreso da bordo del Roma. Esercitazioni della squadra da battaglia nelle acque del Mar Ligure nella primavera del 1943. Il Littorio visto da bordo del Roma mentre esegue una serie di tiri con i grossi calibri.
(g.c. A. Menichetti)
Un S 79 ripreso dalla plancia del Roma. Esercitazioni della squadra da battaglia nelle acque del Mar Ligure nella primavera del 1943. Un S 79 ripreso dalla plancia del Roma.
(g.c. A. Menichetti)
La nave da battaglia Roma all'ormeggio nella zona di Marola alla Spezia, nella tarda primavera del 1943. La nave da battaglia Roma all'ormeggio nella zona di Marola (lato occidentale della darsena Duca degli Abruzzi) alla Spezia, nella tarda primavera del 1943.
(g.c. A. Menichetti)
La nave da battaglia Littorio, scortata da un cacciatorpedineire e sorvolata da due velivoli, nel corso di un'uscita per esercitazioni nel Mar Ligure nella primavera del 1943. La nave da battaglia Littorio, scortata da un cacciatorpedineire e sorvolata da due velivoli, nel corso di un'uscita per esercitazioni nel Mar Ligure nella primavera del 1943.
(g.c. A. Menichetti)
La corazzata Littorio precede la gemella Vittorio Veneto lungo le rotte di sicurezza costiere occidentali al rientro alla Spezia da un'eseritazione nella primavera del 1943. La corazzata Littorio precede la gemella Vittorio Veneto lungo le rotte di sicurezza costiere occidentali al rientro alla Spezia da un'eseritazione nella primavera del 1943.
(USMM)
Il sommergibile Asteria in fase di affondamento dopo essere stato gravemente danneggiato dalle bombe di profondità di due cacciatorpediniere inglesi al largo di Bougie (Algeria) il 17 febbraio 1943. Il sommergibile Asteria in fase di affondamento dopo essere stato gravemente danneggiato dalle bombe di profondità di due cacciatorpediniere inglesi al largo di Bougie (Algeria) il 17 febbraio 1943.
(IWM, coll. E. Bagnasco)
L'incrociatore leggero Attilio Regolo con la prora asportata dall'esplosione di un siluro lanciato da un sommergibile inglese al rientro da una missione di posa di mine nel Canale di Sicilia l'8 novembre 1942. L'incrociatore leggero Attilio Regolo con la prora asportata dall'esplosione di un siluro lanciato da un sommergibile inglese al rientro da una missione di posa di mine nel Canale di Sicilia l'8 novembre 1942.
(coll. E. Bagnasco)
La motosilurante 34 rientra a Mazara del Vallo da una missione di agguato notturna nelle acque del Canale di Sicilia nel febbraio 1943. La motosilurante 34 rientra a Mazara del Vallo da una missione di agguato notturna nelle acque del Canale di Sicilia nel febbraio 1943.
(coll. E. Bagnasco)