Vicenza Bombardamento del 14 maggio 1944 | |
Nella giornata del 14 maggio 1944 il Veneto fu particolarmente colpito dall'opera distruttiva di grosse formazioni di B-24 Loberator. Se ne alzarono in volo ben 365 appartenenti a 11 gruppi diversi tutti della USAAF. A Vicenza toccò la sorte peggiore avendo incassato nel corso delle numerose incursioni 310 tonnellate di bombe cadute indiscrimintamente nel centro storico della millenaria città. Scomparso per sempre il palazzo Thiene-Barbaran-Tecchio, distrutto il Duomo con le case Fioretti ad esso adiacenti, la chiesa di San Gaetano, il palazzo del Vescovado; crollato anche l'arco delle Scalette di Monte Berico. Luoghi popolari per i vicentini sono un ammasso di rovine: l'albergo Terminus in viale Roma, la cavallerizza dei Nobili, il cinema Palladio. Il deposito Fiat di Giurietto & Ferretto presenta solo dei resti informi di automobili. Sparita la merceria Mattiello situata all'angolo di Contrà del Monte e così pure la sede della Camera di Commercio, ospitata presso l'ex edificio delle Regie Poste. Distrutto anche il sottostante, lussuoso negozio di musica Balboan, il negozio del coltellinaio Bertagnin. Un cumulo di macerie anche le case dove un tempo si trovava l'albergo "Al Cappello Rosso" e poi sede della tipografia Peronato e così pure il palazzo Nievo, un tempo sede delle Birrerie Riunite. Il palazzo Da Schio, famoso anche col nome di "Ca' D'Oro", in parte crollato; colpito anche il palazzo Curti e numerose case di abitazione ed esercizi commerciali di Contrà Manin. E' un elenco interminabile di distruzioni che hanno cambiato il volto della città. L'obiettivo delle incursioni, lo scalo ferroviario con la stazione, è sconvolto, mentre il Campo Marzo sembra come arato da un gigantesco trattore che ha sradicato persino i platani secolari. Non potevano mancare nella conta delle distruzioni le industrie vicentine: la IVEM, l'Acciaieria Valbruna, la Montecatini, la Zambon & Farina. Le macerie del Cotonificio Rossi a Borgo Berga hanno invaso la strada tanto da renderla impraticabile. Per entrare in città da quella parte bisogna rifare il percorso della Riviera Berica fino ai ponti di Debba e da lì, passando per San Pietro Intrigogna, prendere la strada di Borgo Casale. Foto AFHRA Elenco delle vittime
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