Vicenza
Bombardamento del 2 aprile 1944
Il recupero di una bomba inesplosa a cui è stata tolta la spoletta. Si tratta del cosiddetto "Blockbuster" ovvero "spianaquartieri" dato il terribile effetto che produce in una città chiusa da mura medioevali.

Foto Antonio Zanella, Vicenza

Persone decedute:
  1. Giovanni Taldo
  2. Rita Chemello
  3. Mafalda Dani
Il Palazzo del Territorio e la Torre della Milizia diroccati.

Foto G.M. Sandrini, Vicenza (Biblioteca Civica Bertoliana)

Casa Monti in Corso SS. Felice e Fortunato. A destra l'inconfondibile architettura in stile Liberty dell'allora Officina Meccanica Marchetto.

Foto G.M. Sandrini, Vicenza (Biblioteca Civica Bertoliana)

Casa Mancini e De Carli. Sulla sinistra la birreria Sartea. In transito sulla strada una Lancia Aprilia del '39 con impianto a gasogeno.

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Il piazzale della Basilica dei SS. Felice e Fortunato. Ciò che resta della fabbrica caramelle Zanon e Silvestrello (caramello, drops, pastigliaggi, marmellate, mostarde).

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Corso SS. Felice e Fortunato. Il fabbricato delle I.V.E.M., Industrie Vicentine Elettromeccniche, società anonima fondata il 19 dicembre 1923 con capitale misto italo-francese. La società francese (C.S.E.E) acquisi nel 1926 la parte italiana divenendo così unica proprietaria. La sua principale attività consisteva nel fabbricare segnali elettrici per le ferrovie (soprattutto per le FS). Nel 1936 attivò un reparto di produzione di lampadine per questo tipo di segnalamenti. Nel 1939 era direttore dell'I.V.E.M. l'ingegner Donelli. Si aprì poi con la società un contenzioso giuridico conseguente alle vicende politiche tra i due Paesi che sfoceranno nella seconda guerra mondiale. In conseguenza delle distruzioni avvenute nel corso dei bombardamenti aerei del 26 marzo, 2 aprile e 14 maggio 1944, la fabbrica, passata nelle mani del cavaliere del lavoro Giacomo Pellizzari (motori elettrici, alternatori, condensatori, trasformatori, pompe con stabilimenti ad Arzignano, Lonigo e Montebello), si trasferì provvisoriamente a Montecchio Maggiore presso i capannoni di uno stabilimento di conserve. Dopo la guerra sarà ricostruito a Vicenza nello stesso luogo di prima.

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